[καταφεύγω] ricerca di aiuto (presso le autorità), ricorso PSB 14708.7-8 (151a), PSB 12305.10-11 (IIa), PSB 5232.29 (14/15p) ecc.
Dizionari
GI3
Franco Montanari, GI – Vocabolario della lingua greca, III edizione
LBG
Erich Trapp, LBG – Lexikon zur byzantinischen Gräzität
WB
Friederich Preisigke, WB – Wörterbuch der griechischen Papyrusurkunden
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
PGL
Geoffrey William Hugo Lampe, PGL – A Patristic Greek Lexicon
DGE
Note
Oltre alle fonti registrate nei lessici si segnalano attestazioni nei papiri. Il termine, spesso utilizzato con ποιέω, è frequente nei papiri di ambito giudiziario, nei quali tende ad assumere la valenza tecnica di "ricorso", anche nella descrizione di eventi passati come in PSB 5232.29 (14/15p), dove la frase τὴν ἐπὶ ϲὲ καταφυγὴν πεποίημαι è usata per fare riferimento a un precedente appello che ha già avuto conseguenze, spiegate subito dopo e che hanno indotto a presentare una nuova richiesta. Cf. R. Mascellari, Nuova edizione di una petizione di epoca traianea: P.Iand. inv. 16 = SB X 10218 (con un’appendice sul termine ἐκδικία), «ZPE» 191 (2014), pp. 240-241.
Roberto Mascellari
| Creato: 21/04/2017
| Modificato:
10/07/2017