[διά, πλίσσομαι] verbo (pf. pt. medio) stare con le gambe divaricate Hp. Prog. 3: Θανατῶδες δὲ καὶ τὸ κεχηνότα καθεύδειν ἀεὶ καὶ τὰ σκέλεα ὑπτίου κειμένου ξυγκεκαμμένα εἶναι ἰσχυρῶς καὶ διαπεπλιγμένα è anche un segno di morte imminente che il paziente dorma con la bocca sempre aperta e che le gambe, quando è sdraiato supino, siano molto piegate e divaricate; vd. anche Gal. Gloss. δ 5 (19.92) ad loc. | (aor. pt. attivo) divaricare le gambe Hp. Mul. 2.195 (dub.): ὀρύξαι χρὴ βόθρον, καὶ φῶξαι ὅσον δύο χοίνικας Ἀττικὰς γιγάρτων […] οἴνῳ ἐπιψεκάσαι εὐώδει, καὶ ἀμφικαθεζομένη καὶ διαπλίξασα θυμιήσθω bisogna scavare un fosso e tostare dei vinaccioli nella quantità di due chenici attiche […] irrorare con del vino profumato e, sedutavisi a cavalcioni e tenendo le gambe divaricate, si fumighi.
Dizionari
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
DGE
Francisco R. Adrados, Juan Rodríguez Somolinos, DGE – Diccionario Griego-Español
GI3
LBG
WB
PGL
Note
I due significati non sono registrati in GI3, che, per il participio perfetto medio, si limita al significato attributivo di "dall'andatura elastica" che il verbo assume in Archil. 114.1. Non è invece menzionato in alcun modo l'uso con il significato di "divaricare le gambe" in forma attiva. Tuttavia, nel lemma del semplice πλίσσω, GI3 nota come il lessico di Esichio registri un uso del verbo con significato di "divaricare le gambe" anche al participio aoristo attivo (vd. Hsch. π 2605).
Elena Squeri
| Creato: 6/12/2023