[συντίθημι] sost. simbolo, segno divino Or. Chald. fr. 2, 108, al. Iambl1. Myst. I 11 (38.15), I 12 (42.16), I 15 (48.7), I 21 (65.6.9), II 11 (96.19; 97.5), IV 2 (184.5.12), al. ecc.
Dizionari
GI3
Franco Montanari, GI – Vocabolario della lingua greca, III edizione
WB
Friederich Preisigke, WB – Wörterbuch der griechischen Papyrusurkunden
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
PGL
Geoffrey William Hugo Lampe, PGL – A Patristic Greek Lexicon
LBG
Note
LSJ, GI2 e GEo tralasciano il valore semantico che il lemma σύνθημα assume nella letteratura tardoantica, un valore spostato notevolmente verso l’area del mistico-religioso. Infatti, come accade per il termine σύμβολον, anche il termine σύνθημα, nel corso del tempo, abbandona il terreno del concreto e si avvia verso quello più astratto dei significati spirituali che esso assume in ambito neoplatonico. Sulla controversa questione relativa alla sinonimia di σύμβολον e σύνθημα, cfr. J. Trouillard, Le symbolisme chez Proclos, in «Dialogues d’Histoire Ancienne» 7 (1981), pp. 297-308; A. D. R. Sheppard, Studies on the 5th and 6th Essays of Proclus’ Commentary on the Republic, Gottingen 1980, pp. 145-161; A. Jahn, Eclogae e Proclo de philosophia chaldaica, Halle 1891, p. 14; E. Des Places, Notice a Oracles Chaldaiques, Paris 1971, pp. 28-29. Per uno sguardo complessivo e puntuale sulla questione cfr. L. Cardullo, Il linguaggio del Simbolo in Proclo. Analisi filosofico-semantica dei termini symbolon/eikôn/synthêma nel Commentario alla Repubblica, Catania 1985, pp. 42-47.
Mariacristina Marino
| Creato: 4/27/2015
| Modificato:
12/11/2017