Supplementary Lexicon of Ancient Greek

Diretto da Franco Montanari, Serena Perrone Università degli studi di Genova   unige



ἐπεκτατικός -ή -όν

[ἐπέκτασις] agg. gramm. che allunga una parola, di sillabe aggiunte Eustath. Il. 684.16 Od. 1393.14 


Dizionari

LSJ Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon

GI3    LBG    WB    PGL   


Note

Di questo aggettivo si contano due sole occorrenze nei Commentari di Eustazio. Tra i lessici, è registrato solo in LSJ, che indica come unica occorrenza Eustath. Od. 1393.14 e propone come traducente «lenghtening»; la stessa occorrenza è segnalata in V. Bécares Botas, Diccionario de terminologia gramatical griega, Salamanca 1985, p. 174 (senza traduzione, con un rimando al sostantivo ἐπέκτασις), mentre S. Fenoglio (Eustazio di Tessalonica, Commentari all’Odissea: glossario dei termini grammaticali, Alessandria 2012, p. 137) segnala l’attestazione nei Commentari all’Odissea, con la traduzione qui proposta.

Si tratta plausibilmente di un neologismo (cf. app. ad Il. 684.16: «ex Eust. solo notum esse videtur»), creato da Eustazio per indicare l’effetto provocato dalla ἐπέκτασις, cioè dall’«allungamento di una parola mediante l’aggiunta di una lettera o sillaba all’inizio o alla fine di essa. Spesso è περιττή, ma talvolta ha una funzione morfosintattica (ἀντί προθέσεως)» (S. Fenoglio, op. cit., p. 137 s.v. ἐπέκτασις). Difatti, in Il. 684.16 l’aggettivo è riferito allo iota delle preposizioni poetiche προτί e ποτί (che cade nella composizione verbale e nominale), mentre in Od. 1393.14 è riferito al suffisso -δε nell’espressione ὅνδε δόμονδε, “alla sua casa” (Od. 1.83), nella quale – osserva Eustazio – “se non entrambi, almeno un δε allunga e non è usato al posto di una preposizione (sc. εἰς)” (εἰ μὴ τὰ δύο δε, ἀλλὰ τὸ ἓν γοῦν ἐ. ἐστι καὶ οὐ λαμβάνεται ἀντὶ προθέσεως).


Valeria Bacigalupo | Creato: 28/01/2022