[ὕδωρ, ἔλαιον] sost. miscuglio di acqua e olio d’oliva PBKT X 21.4 (I/IIp) γλ]υ̣κέως ἢ̣ ὑδ[ρ]ελαίου ἢ μ̣ελικράτου, POxy. 5238.24, 30 (II/IIIp) r. 30 ὑδρελαίῳ
Dizionari
GI3
Franco Montanari, GI – Vocabolario della lingua greca, III edizione
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
LBG
WB
PGL
Note
Oltre che nelle fonti letterarie registrate nei lessici, il termine compare anche nei due papiri medici citati. Si tratta di un miscuglio di acqua e olio d’oliva, come è noto da Gal., De simpl. med. 11, 534 (ἐλαίῳ γὰρ ἀνακοπτόμενον ὕδωρ, ὡς τὸ καλούμενον ὑδρέλαιον ἐργάσασθαι), usato spesso da solo come emetico o come lassativo, oppure insieme ad altri ingredienti in ricette composite.
Secondo gli editori di PBKT X 21, poiché ὑδρέλαιον è menzionato nella trattazione delle patologie degli occhi, è possibile che fosse usato come purgante nell’ambito di una terapia globale, finalizzata a liberare il corpo dalle impurità prima di curare, in particolare, l’infiammazione degli occhi. Nel papiro la parola è associata a μελίκρατον, miscuglio di acqua e miele (su cui v. μελίκρατον), probabilmente anch’esso usato con effetto purgante: cf. PBKT X 21, comm. a r. 4.
In POxy. 5238, invece, la miscela potrebbe essere associata al trattamento della febbre.
Il termine manca in WB.
Marzia D'Angelo
| Creato: 08/09/2021